Emanuele Pozzolo, svolta nel caso dello sparo a Capodanno: cosa ha deciso la procura
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Emanuele Pozzolo, svolta nel caso dello sparo a Capodanno: cosa ha deciso la procura

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Rinvio a giudizio per Emanuele Pozzolo: l’ex deputato di Fratelli d’Italia accusato dello sparo di Capodanno a Rosazza.

La procura di Biella ha chiesto il rinvio a giudizio per Emanuele Pozzolo, deputato ex Fratelli d’Italia, coinvolto nell’inchiesta per lo sparo che ha ferito a una gamba Luca Campana nella notte di Capodanno a Rosazza.

Secondo le conclusioni della procuratrice Teresa Angela Camelio, come riportato da Torino.corriere.it, l’ex deputato deve rispondere a diverse accuse.

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Caso Pozzolo: le prove e le testimonianze

Diverse sono le accuse a cui Emanuele Pozzolo deve rispondere. Tra cui omessa custodia di armi, accensioni ed esplosioni pericolose, porto illegale in luogo pubblico della pistola revolver North American Arms e di cinque cartucce.

La procura ha escluso il coinvolgimento di altre persone nell’episodio, confermando che l’ex deputato ha sparato. Le testimonianze dei presenti e i rilievi effettuati nelle stanze della Pro Loco hanno rafforzato questa tesi.

Gli accertamenti tecnici, inclusi quelli eseguiti dai Ris di Parma e la consulenza balistica della dottoressa Raffaella Sorropago, hanno determinato: “La piena sovrapponibilità del narrato delle persone informate sui fatti“.

Concludendo che senza dubbi: “Il revolver in sequestro era impugnato da Pozzolo Emanuele“. Le testimonianze degli astanti, in particolare quella della persona ferita, sono state determinanti.

Luca Campana ha dichiarato che Pozzolo ha estratto la pistola e, tenendola sul palmo della mano destra, l’ha mostrata a lui e al suo suocero, Pablito Morello.

Questa ricostruzione è stata confermata anche dai rilievi tecnici che hanno escluso la versione alternativa fornita da Pozzolo.

Le parole dell’avvocato della difesa

La difesa di Pozzolo, rappresentata dall’avvocato Andrea Corsaro, mantiene l’innocenza del deputato. Corsaro ha dichiarato: “Attenderemo di ricevere tutta la documentazione e poi decideremo come procedere, se con un memoriale o con un colloquio“.

Conclude, inoltre, affermando: “Il mio cliente continua a ribadire di non essere stato lui a sparare e continua a ribadire la sua innocenza“.

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ultimo aggiornamento: 18 Giugno 2024 14:51

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